PULS
Foto: Matthias Friel
Il colonialismo italiano, grande rimosso dalle narrazioni storiografiche e dalla coscienza degli italiani, è stato un fenomeno di lunga durata (dall’occupazione della baia di Assab (1882) e della Somalia, attraverso la conquista della Libia (1911) e dell’Etiopia (1936) fino allo smantellamento dei possedimenti italiani nel 1943) e di grande impatto sulla società italiana tra fine Ottocento e prima metà del Novecento: è stato infatti “uno dei grandi miti trainanti dell’Italia liberale” (Labanca), nonché fiore all’occhiello della politica fascista di potenza e prestigio nazionale. Nella prima parte del corso ripercorreremo le tappe delle conquiste coloniali italiane, leggendo e commentando articoli di storici quali Nicola Labanca, Angelo Del Boca e Gian Paolo Calchi Novati, e smontando così il mito degli „italiani brava gente“. Nella seconda parte, forti degli approfondimenti storici, analizzeremo opere letterarie che intrecciano la storia coloniale italiana e le sue varie eredità nell’Italia contemporanea. Leggeremo e commenteremo passi da opere di Igiaba Scego, Gabriella Ghermandi, Erminia dell’Oro, Francesca Melandri e non solo. Per riflettere sulla memoria coloniale visioneremo inoltre parti di documentari (“If only I were that warrior”, “Aulò”) e di film (“Il leone del deserto”, censurato in Italia). Scrittura e produzione orale verranno ugualmente esercitate, con l’elaborazione di riassunti, brevi testi argomentativi, discussioni a coppie e in piccolo gruppo, brevi monologhi.
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